Descrizione dell'itinerario in moto
Località toccate: Agrigento, Aragona (AG), Grotte, Racalmuto, Mussomeli, Sutera.
Il percorso che viene descritto nel seguito presenta alcune singolarità riferite in primo luogo ai Paesi che si visitano nel percorso nonchè alle interessanti e affascinanti pagine di storia che li hanno contrassegnati.
Le località che si attraversano infatti sono poco note ai soliti circuiti turistici di massa ma la bellezza della natura circostante e i panorami che li circondano possono agevolmente rivaleggiare con località molto note e propagandate
Anche la storia più antica conferisce il giusto rilievo a queste località.
Precisi riferimenti storici e geografici si ritrovano infatti anche nella famosa opera denominata "Il libro di Ruggero", dettagliatissima carta geografica della Sicilia redatta per conto del Re Ruggero II nel 1.154 d. C. dall' eminente e colto arabo Al Idrisi, la cui opera è tutt'oggi la base e oggetto di approfonditi studi dei più eminenti storici e studiosi della Sicilia nell'epoca Normanna-Sveva (Picone, Amari, Raccuglia).
Proprio nell'opera citata, nella più generale descrizione della strada che da Palermo conduceva ad Agrigento, Al Idrisi descrive come ultima tappa il percorso che da Sutera si dirige verso Racalmuto (Rahal Mut) e quindi da Racalmuto ad Agrigento.
Il percorso che si descrive in questa pagina invece si diparte, per ovvi motivi, da Agrigento e quindi in direzione inversa dalla descrizione sopraccitata ripercorrendone però solo idealmente l'itinerario in un viaggio quasi nel tempo che ci porterà ad ammirare castelli, fiumi, spettacolari rocche e panorami incontaminati contornati ad una infinità di piacevolissime curve.
Come punto di partenza si pone per comodità il bivio sulla SS 189 che dalla località di Aragona Caldare, posto nelle immediate vicinanze dell'omonima Stazione Ferroviaria, in direzione verso l'abitato di Grotte.
Questo primo tratto, circa 10 Km, si caratterizza per il continuo susseguirsi di strette e piacevoli curve su un fondo stradale discreto transitando proprio in prossimità della spettacolare e singolare rocca denominata "Petra" caratterizzata da misteriosi locali ricavati nel suo interno.
Senza significativi dislivelli nel primo tratto sale invece decisamente nell'approssimarsi dell'abitato di Grotte. Attraversato molto agevolmente l'abitato di Grotte si raggiunge in pochi minuti la vicinissima Racalmuto, il paese dello scrittore Leonardo Sciascia.
Raggiunto il centro del Paese si consiglia di posteggiare la nostra moto in piazza Umberto I per un'interessante visita al Castello voluto dalla famiglia Malconvenant e successivamente ampliato dai Chiaromonte, appena restaurato e interamente restituito alla sua originaria bellezza e fascino, oggi sede permanente di interessanti mostre e manifestazioni culturali, nella vicinissima P.zza Umberto I si può anche ammirare la particolare e storica "Fontana dei nove cannoli" nonchè l'attiguo edificio dell "Pro Loco", sede anch'esso di interessanti manifestazioni culturali.
Nella stessa P.zza Umberto I nel recente mese di ottobre 2008, al termine di complessi e difficilissimi restauri, è stata restituita in tutto il suo splendore la preziosa "Chiesa Madre" edificata nel '700 e dotata di numerose preziosità che sarebbe troppo lungo anche solo enumerare.
Ovviamente è appena il caso di citare che in Racalmuto non si può omettere un'adeguata e attenta visita anche alla Fondazione dedicata allo scrittore Leonardo Sciascia ove sono raccolte tutte le sue opere e scritti comprese le traduzioni in lingua straniera, nonchè di numerosissime immagini, articoli e lettere che lo riguardano.
Riprendendo i nostri mezzi proprio a brevissima distanza dalla piazza Umberto I, percorrendo il corso principale si incontra sulla destra il bivio che in un alternarsi di piacevoli discese e salite conduce in località Bompensiere, piccolissimo paese immerso nel verde e nel silenzio.
La strada che percorriamo è una provinciale che attraversa paesaggi spettacolari molto caratteristici: traffico inesistente, natura incontaminata, silenzi irreali violati solo dal nostro motore, nessun segno di umana presenza!
Improvvisamente ci ritroviamo a fiancheggiare una rarissima miniera di estrazione di prezioso salgemma con cataste ordinatissime di sacchi del bianco minerale disposte su un enorme piazzale circondato da alti e frondosi alberi.
Incredibilmente anche questa singolare località è immersa nel silenzio più assoluto, solo il cinguettio degli uccelli e i nostri motori.
Raggiunto l'abitato di Bonpensiere imbocchiamo la suggestiva e spettacolare strada che conduce a Mussomeli.
Anche su tale tratto il panorama è particolarmente vario ed interessante, anch'esso unico.
Piccoli ponti in cotto, ruscelli che scompaiono fra gole di roccia viva, verdi pianori ed incredibili rocche costituiscono il paesaggio quasi selvaggio che si attraversa in un susseguirsi di piacevoli curve, il tutto sempre immerso in un silenzio irreale, è netta la sensazione che quà l'uomo e la sua nefasta civiltà non sia mai passata.
Approssimandosi a Mussomeli cambia decisamente sia il tipo di strada che i panorami circostanti, le curve diventano ampie e più veloci, la strada sale rapidamente sui fianchi del monte S. Vito (880 mt) transitando ai piedi della formidabile e spettacolare rocca che ospita il Castello voluto da Manfredi III di Chiaromonte intorno al 300.
Ovviamente si consiglia una visita al Castello che pare sia corredato degli immancabili fantasmi e relative leggende.
Si riprende quindi il percorso attraversando Mussomeli e seguendo le indicazioni per Acquaviva e la SS 189 (Agrigento - Palermo), a circa 2 Km dall'uscita del paese si incontra sulla sinistra, in forte pendio, il bivio per Sutera e relative segnaletiche stradali.
La strada che da Mussomeli conduce a Sutera continua con una decisa pendenza per pochi chilometri lasciandosi alle spalle ogni segno dell'uomo, quindi si prosegue in un continuo leggero saliscendi costellato da moltissime curve piuttosto lente.
Il fondo stradale non è certo fra i migliori, d'altronde sia il tipo di strada e gli splendidi panorami che ci circondano obbligano ad una andatura decisamente turistica.
Nonostante l'iniziale pendenza si viaggia sempre a circa 400 mt di altitudine.
lo sguardo spazia sempre verso lontani monti e colline avvolti da un'aria assolutamente incontaminata densa soltanto di profumi e odori completamente sconosciuti a qualsiasi agglomerato urbano.
Purtroppo tale tratto è inferiore ai 20 km ed in breve si incomincia ad intravedere sullo sfondo l'incredibile Monte S. Paolino ove è ubicata Sutera.
Man mano che si ci avvicina a Sutera la strada incomincia ad inerpicarsi fra tornanti e strette curve in un panorama sempre più spettacolare ed incantevole.
Ovviamente anche il piccolo e delizioso centro di Sutera merita un'adeguata sosta nella piazza-belvedere del Paese.
Questo delizioso paese, letteralmente arroccato sulla montagna a circa 800 mt. di altitudine, merita una lunga e piacevolissima sosta sia per ammirare con molta calma il panorama sottostante difficilmente descrivibile sia per l'eccezionale vastità e varietà sia per l'aria particolarmente fresca e asciutta anche nelle giornate estive più torride.
Proprio questi due piccoli ma deliziosi centri sono stati recentemente insigniti del marchio di qualità assegnato dal prestigioso Turing Club Italiano rappresentato dalla Bandiera Arancione che certifica la particolare ricettività turistica, le attrattive ambientali e culturali.
Si riprende quindi con una ripidissima discesa che conduce quasi immediatamente a Campofranco dove la pendenza diviene decisamente più gradevole e accettabile sopratutto per i dischi dei freni.
In pochi minuti si raggiunge l'incrocio che immette sulla statale Ag.-Pa (SS 189) nelle immediate vicinanze di una stazione di servizio e annesso Motel dotata di ogni confort.
Le attrattive di questo particolare percorso non sono ancora terminate infatti proprio in località Campofranco si trova la splendida e interessante Riserva Naturale del Monte Conca gestita per conto della Regione Sicilia dal Club Alpino Italiano - che merita certamente un'attenta e piacevolissima visita oltre che da un prevalente punto di vista geologico anche da un altrettanto interessante punto di vista dell'avifauna ricca di rapaci diurni e notturni.
Ci ritroviamo quindi al bivio che immette sulla SS 189, scorrimento veloce Pa-Ag, sulla sinistra a circa 20 Km di distanza si trova la città di Agrigento, uscendo invece a destra si viaggia in direzione di Palermo con una distanza di circa 100 Km.
Con il nostro augurio di buon viaggio e buon divertimento un costante invito alla prudenza.
Fonte: http://www.siciliainmoto.it